Imbecillità o mascalzonaggine ?
                                                                                 

                                                                 Le sofferenze di Bova Marina


L’argomento è talmente ridicolo che quando, qualcuno mi chiedeva di dare la mia definizione

di “ democrazia “, io, scherzosamente rispondevo :” La democrazia non esiste e sapete perché ? Perché, per realizzarla, è necessario che ci siano di fronte due persone intelligenti, altrimenti se uno di essi è un imbecille non esiste dialogo, per discordante parere e quindi, la “democrazia” non sarà realizzata. Ora, siccome nel mondo prevalgono gl’imbecilli, ecco che la “ democrazia ” non può essere realizzata. Parlando, invece, seriamente della così tanto decantata “ democrazia”, devo affermare che oggi non esiste, non perché siano subentrati regimi dittatoriali (gl’imbecilli ci sono sempre !) ma perché non siamo più ai tempi dei greci Solone o meglio Clistene ( 450 a. c. ) quando le città erano formate da, massimo, 5000 abitanti, motivo per il quale si poteva attuare con reale efficacia la governabilità da parte del popolo. Oggi che esistono maggioranze ed opposizioni, in città con 4 Milioni e più di abitanti, non governa il popolo ma governa metà del popolo di una città, di una nazione perché il resto del popolo è diversamente orientato. Allora dove stà il governo del popolo ? Senza trattare la malafede, l’intrallazzo e la mascalzonaggine del mondo che ci sovrasta. Si può pensare che in un mondo di disonesti ci sia posto per un sistema democratico che favorisca la nascita di una democrazia degli onesti e dei tutori e difensori del popolo ?
Chi, oggi, crede nelle fandonie democratiche sono coloro che le propongono ( mascalzoni ) e i maniaci politicanti portatori d’ignoranza debilitante.
L’esempio più eclatante della malafede, dell’intrallazzo e della mascalzonaggine del mondo attuale, lo abbiamo a Bova Marina. Una cittadina squartata dal pregiudizio e dalla malafede, dove il primo imbecille del paese riesce, con mirabolanti peripezie, ad aggiudicarsi il posto di dittatore d’opere fasulle. Dove impera l’isolazionismo più totale al posto del dialogo e del vivere in comunità. Dove il più forte non è nessuno perché ognuno è forte nei confronti di se stesso. Dove il padre non è più padre ma garante di una società allo sbando e dedita al favoreggiamento di una vita criminale. Dove l’egoismo sovrasta l’amicizia, il rispetto e l’educazione civica.
Si dice :” I miei figli vanno fuori, vanno all’estero “. Beati loro, almeno tentano di darsi un significato, di tentare una vita migliore, acquisire educazione e mentalità per il futuro della loro esistenza che tutto sommato è un lampo di vita.
Questo è una parte di quello che penso del nostro sistema politico e della nostra società.
                                                                                                                           Pietro Francesco CRISEO