Bova Marina …….. Ingiustizia e Perplessità

Ritengo doveroso, nei confronti dei cittadini di Bova Marina, analizzare gli accadimenti

che girano intorno al nostro Municipio. Si parla e si discute ma la verità intorno a quello che succede in questo comune non è quella che si trova sulla bocca di tutti ma quella scritta sulle pagine del giudice istruttore della Procura di Reggio Calabria. Andiamo con ordine.

Tutti sanno che su 25 dipendenti comunali, 22 sono stati sospesi dal servizio. La motivazione di queste sospensioni varia per quasi ognuno di loro: uso improprio degli automezzi, durante le ore di lavoro si sostava fuori a fumare o per recarsi al bar, si assentavano dal lavoro per andare a fare la spesa, in sostanza si abbandonava il lavoro.

Il provvedimento di sospensione è stato disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari. Episodio, questo, che lascia molta perplessità sulle capacità di codesto giudice ma, soprattutto fa venire il dubbio che qualche forza occulta possa avere l’interesse ad annientare Bova Marina. Non posso credere che un giudice, che fosse tale, avrebbe il coraggio di paralizzare un comune lasciando l’intera comunità senza la possibilità di godere e disporre dei propri diritti sanciti dalla legge e dalla costituzione.

Egli, o chi per lui, diciamo pure essi, non si sono resi conto che è impossibile sospendere 22 impiegati su un totale, tabellare di 25, neanche se avessero commesso molteplici omicidi. Non esiste nessuna legge che concepisca la “nullità” di una comunità soprattutto per mano di un giudice che dovrebbe essere il garante della legge ed il tutore della giustizia. O serve solo per condannare?

Ha pensato di fare giustizia ma, secondo lui, è giustizia impedire ad una comunità di vivere?  Se per lui è giustizia farebbe meglio a cambiare mestiere. Per il sottoscritto è INGIUSTIZIA. Affermo: “questo tipo d’ingiustizia è sotto gli occhi di tutti e nessuno ha il coraggio di sconfessarla”.

E se un GIP ha determinato tutto questo disastro, ancora più deplorevole sarebbe una sentenza di condanna.

Allora si, grideremmo che in galera vanno gl’innocenti, mentre i trasgressori se la sbattono sulle ridenti spiagge e sulle tavole bandite con carne di capra e vino paesano.

Il Mondo è invaso da ogni tipo di delinquenti, di presuntuosi, d’ignoranti, di trasgressori, di gente senza scrupoli e non è detto che debbano essere dipendenti comunali. Gente che nulla ha a che fare col comune ma, che, con le loro azioni procurano danni enormi alla vita e al progresso della nostra comunità. Anzi, nel nostro comune c’è gente che fa lo straordinario senza che gli venga retribuito, c’è gente che lavora più del dovuto, senza guardare l’orologio, c’è gente che subisce l’incoscienza degl’ignoranti e degli arroganti.

I cittadini di Bova Marina dovranno convincersi che il paese deve essere amministrato dai paesani, quelli onesti, che sempre hanno lottato per il benessere della nostra comunità, che sentono la necessità di far rifiorire la nostra cittadina e proiettarla verso il futuro. Il mondo è cambiato e se Bova Marina intende emanciparsi, per lasciare una eredità di valore e con valore, deve cambiare strada, deve avere la capacità di seguire l’evoluzione accompagnando le innovazioni e interpretando le nuove esigenze ed i nuovi indirizzi dell’attuale modo di vivere, diversamente perderà il passo e si allontanerà, inesorabilmente, dal futuro e dalla vita.

Pietro Francesco CRISEO