Dannata Italia

Innumerevoli sono i motivi che hanno impedito ed ancora oggi impediscono all’Italia di progredire e condurre nel senso più logico e razionale le attività socio-amministrative. Uno dei tanti motivi è la  situazione generata da vecchi e nuovi indirizzi politici e pubblicistici al servizio del capitalismo bancario, delle lobby e condotta al punto tale che ormai è diventata tragica tanto tragica che per uscirne sarà praticamente impossibile, a menochè, non venga instaurato un sistema amministrativo nazionale che butti alle ortiche tutti coloro che sono inutili, idioti e affossatori della morale.

   Ciò è dovuto principalmente al diffuso difetto di convivenza fra i popoli, alla mancanza del sereno rapporto fra esseri umani, al metodo di relazionamento con essi, al disrispetto delle leggi e non ultimo al totale disconoscimento dei doveri verso i propri simili.

Quando nel nostro Parlamento, per la scelta dell’amministratore delegato della TV di Stato si arriva al punto di far cadere un governo e non si capisce perché debbano essere loro a scegliere e non il concorso, vuol dire che c’è tanto marciume e tanti interessi di parte, al punto da far dimenticare della democrazia che essi stessi, con tanta leggerezza e superficialità decantano. E poi, visto che la devono scegliere loro, diciamo i rappresentanti dello Stato, perché tanta intromissione su una decisione presa dallo “STATO?” Perché lo Stato è democratico? NO, non è vero, lo Stato non è democratico. Lo Stato è opportunista e traditore del suo popolo. Perché ognuno di loro, chi per un verso, chi per un altro, hanno interesse a far eleggere l’amico degli amici e così facendo ci propinano tutte le porcherie di sempre facendoci pagare, anche, un canone e se ci rifiutiamo di pagare lo Stato ci pignora anche le PALLE.

Questo non è uno Stato democratico!            

Questo è uno Stato ignorante!

Questo Stato non sembra il titolare di una civiltà e di una cultura tramandataci dall’immensa romanità e dagli uomini più titolati del mondo. Sembra, invece, uno stato che dovrà, ancora, imparare l’alfabeto e dopo, leggendo, rendersi conto di chi realmente siamo e da dove veniamo.

Quando nel comune di Bova Marina, (25 dipendenti) un giudice a cui è affidata l’amministrazione della giustizia, ossia, colui il quale ha la funzione di assicurare l’osservanza e l’applicazione del diritto vigente nello Stato italiano, sospende 22, ritengo non abbia salvaguardato il diritto vigente dello Stato italiano ma paralizzato un comune dello Stato italiano e con esso confinando all’isolamento circa 4000 persone bisognose di ogni tipo di assistenza: sarebbe stata sufficiente o più appropriata, una sanzione pecuniaria al posto di sospensioni per la durata dai due agli otto mesi. Ma poi, è sicuro che non ci sia qualche manina delicata con l’intenzione di distruggere la comunità di Bova Marina? Se così fosse: per quale motivo?

Fatto stà che nel comune vige il caos più totale, gli abitanti continuano a non credere più nelle istituzioni e cercano di trovare la soluzione per come risolvere il problema. Sono sfiduciati e nello stesso tempo esterrefatti. Una situazione non gradita a tutta la popolazione perché convinta che Bova Marina non è un paese da meritare l’appellativo di “paese mafioso”. Qualcuno poi, scaricando la propria rabbia grida:” I mafiosi si trovano nelle aule di Montecitorio e Palazzo Madama non a Bova Marina. A Bova Marina dobbiamo sopportare un commissariamento che al posto di sanare disfa”. Legittimamente: chi può dargli torto?

Questo non è uno Stato democratico!      

Questo è uno Stato ignorante!

Pietro Francesco CRISEO