Bova Marina……E siamo ancora qui

Mi ricordo le vecchie amministrazioni degli anni ’50 con al Comune dei pilastri come

Brunuzzo SPATARO : unico a reggere la segreteria comunale. Ciccillo ATTINA’ : unico a coordinare e condurre l’ufficio anagrafe. Don Santo CRISEO : unico a gestire la vigilanza urbana. Del gruppo faceva parte il mitico ANDREA che da solo riusciva a tenere pulito il paese di Bova Marina dove vivevano circa 4.000 anime. Tempi che, mai più nessuno avrà la fortuna di rivivere.

E’ fuori di dubbio che i tempi sono cambiati come giustamente vuole la natura e l’emancipazione sociale. Ma, i tempi sono cambiati in meglio o in peggio ? Mai nessuno potrà dirlo, con assoluta imparzialità, se sono cambiati in meglio o in peggio. Se la natura c’impone questo ritmo lo dobbiamo accettare come dobbiamo accettare la nostra esistenza non da noi programmata.

Con, sostanzialmente, 4 ( quattro ) uomini il comune Di Bova Marina riusciva a brillare, ad essere più all’avanguardia di altri comuni a noi vicini, di proporre un gettito culturale di apprezzabile valore, di esprimere qualità e sincronismo sociale nella comunità, di dare, in buona sostanza, una reale e qualificata sostanza. Oggi, con un mare di gente dentro al Comune, non solo non riescono a tirar fuori un ragno dal buco ma tutto và alla rovescia e niente funziona. Qualcuno dice che trattasi del modernismo : io dico che manca, completamente, la testa.

In verità, quella tanto agognata “ Ricostruzione di Bova Marina “ stà diventando, ogni giorno di più, irraggiungibile. I giorni passano e le soluzioni non arrivano, le chiacchiere serpenteggiano e i cittadini soffrono, Carmelo Marino denuncia verità incontestabili e lo criticano.      Ma allora : qualc’uno ha la ricetta per la soluzione di questo paese ?

Secondo il nostro punto di vista, i primi a dover procurare la ricetta, in una vera e reale democrazia, sono i cittadini dal momento che una comunità sana solo ad essi riserva benefici ; e sempre secondo il nostro punto di vista bisognerebbe cominciare a bandire le ingiurie, le aggressioni verbali, usare rispetto anche per gli sconosciuti e creare un clima di serenità e di reciproco rispetto nei confronti dei cittadini facenti parte della comunità.

Non si può pensare di costruire un futuro con l’indifferenza radicale e l’insopportazione ; i giovani hanno la necessità di crescere in ambiente socievole e di reciproca responsabilità per essere fortunati e meritevoli figli come, anche, buoni cittadini bovesi. Tutto questo lo si può ottenere se si è, veramente, dediti e interessati all’emancipazione della famiglia e della comunità, perché famiglia e comunità vanno di pari passo e sono, inevitabilmente, complementari.

Vorrei che ogni cittadino di Bova Marina ascoltasse le mie raccomandazioni non per farmi una cortesia e nemmeno per soddisfare i miei ossessionanti discorsi ma perché credo fermamente che solo facendo così Bova Marina e la sua comunità ritornerà a brillare come ai vecchi tempi quando ci si abbracciava con un sorriso e con la voglia di continuare il percorso che madre natura ci ha indicato. Detto ciò, vi lascio non prima di aver augurato a tutti, dico tutti, i cittadini bovesi un ottimo 2017 ed un futuro prospero di felicità e tanta salute.

                                                                                                    Pietro Francesco CRISEO